Canali Minisiti ECM

Tumore al colon-retto metastatico refrattario, due anticorpi monoclonali raddoppiano l'efficacia della cura

Farmaci Redazione DottNet | 15/03/2023 19:18

In Italia i casi di pazienti con questo tumore sono stati stimati nel 2022 in oltre 48 mila, di cui 18 mila con la forma metastatica

Due studi su due anticorpi monoclonali mirati contro bersagli importanti per la crescita tumorale, possono 'dare la spinta' giusta alla terapia standard contro il tumore al colon-retto metastatico refrattario, raddoppiando la sopravvivenza libera da progressione della malattia: sono il bevacizumab e panitimumab. Entrambi gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato in due diverse sperimentazioni di allungare la sopravvivenza dei pazienti più complessi, o già curati con più linee di terapia oppure 'resistenti' alla chemio. Un dato significativo considerando che in Italia i casi di pazienti con questo tumore sono stati stimati nel 2022 in oltre 48 mila, di cui 18 mila con la forma metastatica.

pubblicità

 I due lavori, a cui ha partecipato l'Università della Campania Luigi Vanvitelli, sono stati discussi al convegno The Naples Conference on colorectal cancer, a Napoli. Nello studio Sunlight di fase III su 500, pazienti al trattamento standard è stato aggiunto bevacizumab. "Con la terapia combinata - spiega il professor Fortunato Ciardiello dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli, coautore dello studio - la sopravvivenza mediana è salita a 10,8 mesi rispetto ai 7,5 del trattamento standard. Il trattamento combinato inoltre ha raddoppiato la sopravvivenza libera da progressione di malattia, passata da 2.4 a 5.6 mesi"Risultati incoraggianti anche con panitumumab che, nello studio Velo fase II, con la terapia standard ha quasi raddoppiato la sopravvivenza libera da progressione di malattia, portandola da 2.5 a 4 mesi.

Commenti

I Correlati

Uno studio sul cancro alla prostata, l'altro sui dna circolari

“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”

Duemila trapianti allogenici da donatore, 3.500 trapianti autologhi, dal 2019 oltre 900 procedure di terapia cellulare CAR-T

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

Ti potrebbero interessare

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni

Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati

Il trattamento con ofatumumab fino a sei anni continua a essere ben tollerato con risultati di sicurezza coerenti, a sostegno del profilo beneficio-rischio favorevole di ofatumumab nella SMR

Ultime News

Gianni Rezza: "Il piano pandemico aggiornato c'è, ma va approvato e ben finanziato". Il punto sulla trasmissione da uomo a uomo

Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere

Minelli: "La parola chiave è moderazione"

La ricerca dell'Università dell'Australia Occidentale, i risultati di una revisione sistematica e una metanalisi che ha esaminato 11 studi su oltre 24mila partecipanti